Lettere dall’Italia

Inizio con la notizia più importante: finalmente sono partito!

Non è stato facile per niente, non ero ancora pronto ma non avevo più voglia di rimandare ulteriormente. Sono partito domenica 5 ottobre alle 19 circa da corso Italia a Genova, come da programma. Ma la vespa l’avevo accesa solo alle 20 del giorno precedente! Gli ultimi due giorni li ho passati nel mio box a rimontarla completamente dopo averla fatta verniciare, in un clima che mi ha ricordato quando in SBK si aveva un problema prima di un turno di prove e si “tirava” come pazzi per completare tutto in tempo. Ovviamente non dovrebbe essere la regola e infatti sono partito con qualche problema tecnico di troppo, che sto risolvendo strada facendo. Sarebbe stato tutto enormemente più semplice se non avessi deciso di verniciarla di Giallo Positano…ma potevo fare il viaggio della mia vita su una anonima Vespa bianca?!?

Per questa prima fase del viaggio ho intenzione di viaggiare molto, di lasciarmi strada alle spalle. Parte per non fare scadere alcuni visti di ingresso richiesti supponendo di partire il 15 settembre, ma soprattutto perché ne ho una gran voglia. E il TS pare ne abbia più di me. Ho voglia di novità, di posti genti e odori sconosciute, ho voglia di oriente e di Asia ; insomma, non sono certo in viaggio per visitare l’ Italia!

ITALIA

Fino a che sono rimasto in Italia non ho avuto affatto la sensazione di essere partito. Un viaggio sognato per 10 anni, coccolato nella mente e nello spirito, su cui ho fantasticato milioni di volte e che ho utilizzato come panacea ogni qualvolta mi sembrava  perdere il controllo della mia vita: era lecito aspettarsi una emozione forte e netta non appena avessi davvero ingranato la prima. Invece nulla, ho sempre avuto la sensazione di essere semplicemente in vacanza. Probabilmente è stata “colpa” degli amici che ho visitato lungo la strada per la Croazia. La prima tappa è stata bagnata e fredda, sotto una intensa pioggia. Ho fatto poca strada quindi, e ho dormito ad Aulla in un ostello.

141007 Aulla Maranello (1)
Passo del Cerreto

 

Ma il giorno dopo ero già a Maranello, ospite di un ex collega, dove una sonora sbronza mi ha inchiodato pure il giorno dopo… E dove, durante la sbronza, ho avuto modo di capire che il TS necessita di qualche modifica di assetto per potere impennare in libertà…ho già la targa tutta grattata! Ne ho approfittato per sistemare alcune cose che avevo letteralmente buttato in valigia. E per risolvere i primi problemi tecnici al TS….

 

141008 Maranello (1)
Il mitico ingresso dell’Azienda

 

Tappa successiva a Venezia, ospite di un altro amico. Me l’ha fatta visitare la notte, assieme a due suoi amici veneziani di cui uno instancabile ed appassionato cicerone, fumando e bevendo per le calli e fondamenta piene di studenti. Venezia ha un fascino e una bellezza indescrivibili, un clima surreale e “gotico”, come ha ripetuto tutta notte il mio ospite Francesco Paroletti. Ma prima ero passato da Verona, a salutare un amico mio ex collega di Team in SBK, che ha probabilmente salvato me e il TS da una imminente scivolata a terra. Come ho detto, il TS è stato rimontato a tempo di record. In queste circostanze spesso ci scappa la cappella…e io ne ho fatta una bella grande. Il motorista che mi ha “chiuso” il motore mi aveva avvertito di mettere l’olio nel cambio, che lui aveva svuotato per potere aprire il basamento. Io ho diligentemente eseguito, solo col dubbio di averne immesso una quantità superiore rispetto ai 250cc nominali. Avevo notato, e tutti mi avevano fatto notare, che il TS lasciava inequivocabili macchie d’olio ad ogni fermata, proprio sotto al motore. Col piglio sicuro di chi ha lavorato in SBK e in Ferrari rispondevo a tutti rassicurante: “Devo averne messo troppo quando ho fatto il riempimento, sta uscendo quello in eccesso”. E tutti accettavano la mia tesi. Tutti tranne Spadino, il mio amico visitato a Verona, che essendo meccanico SBK di professione e pur prendendo per buona la mia tesi si è prontamente accucciato sotto al motore per controllare comunque. “Capo, lo sai che qui c’è una vite lenta vero?” “No non lo so…non dirmi che è la vite di scarico olio…” “Proprio quella!” Ecco perché stavo perdendo olio…non era alto il livello, era semplicemente lenta la vite che fa da tappo al carter del cambio! Probabilmente era stata solo “appoggiata” e non serrata dal meccanico, e io non ho controllato affatto. Se si svita quella esce tutto l’olio e, data la vicinanza con la gomma posteriore, le probabilità di non finire a terra sono pari a quelle che Formigoni si sia davvero pagato le vacanze…

DCIM100GOPRO
Problemi tecnici durante il viaggio
DCIM100GOPRO
Spadino e il tappo dell’olio

 

 

Ultima tappa itaiana a Trieste, dove ho dormito in un postaccio pagato carissimo causa “Barcolada”, una (pare) famosa manifestazione nautica che si tiene tutti gli anni e richiama migliaia di persone. Risultato: tutti gli alberghi pieni. Ho girato due ore e già imbruniva quando finalmente ho trovato l’ultimo posto letto disponibile in tutta la provincia di Trieste, pagato come un weekend in Costa Azzurra ad agosto.

Il giorno dopo passo finalmente il confine a Pesek e lascio l’Italia. Se tutto andrà bene vi farò ritorno tra 8 mesi circa, con cuore, anima, spirito, cervello e occhi pieni di 5 continenti e 40000 km, provenendo dalla Francia. Il Viaggio ha finalmente inzio!!

DCIM100GOPRO
Bye Bye Italia

11 thoughts on “Lettere dall’Italia

  1. Ciao Lu. Siamo tutti con te portaci con i tuoi occhi nelle meraviglie e facci vivere questa splendida avventura.
    Tienici aggiornati
    Un abbraccio
    Spiry

  2. Giallo Positano è il colore della mia 500 del 1971, 80 all’ora (quando va bene) anche per lei!

    Buon viaggio

  3. la mia prima vespa l’ho avuta a 14 anni ….si può dire mezzo secolo fa, è da allora ho sempre sognato un viaggio come tu stai facendo ora . Goditelo al massimo e fammi continuare a sognare. Con affetto

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